È stato il primo italiano in assoluto a fare divulgazione su YouTube nel settore delle criptovalute. Non a caso il suo canale è il più seguito in Italia tra quelli dedicati al tema. Abbiamo chiesto a Marco Cavicchioli di raccontarsi in questa intervista, portandoci con lui nel magico mondo della comunicazione sul web e delle valute virtuali.
Ciao Marco! Com’è nata la tua passione in questo campo? Raccontaci la tua esperienza.
Era il 1997, avevo finito da poco il liceo e studiavo all’università. Un giorno mia sorella, che lavorava già, portò a casa un CD per collegarsi ad Internet. Allora non c’era l’ADSL e bisognava usare un modem telefonico. Insieme a mio padre facemmo le prime connessioni, fino a quando notai che alla rubrica delle lettere de La Stampa, il quotidiano di Torino, all’indirizzo fisico a cui scrivere avevano aggiunto l’e-mail. Mi creai una prima casella di posta elettronica e iniziai ad usarla per scrivere a La Stampa. Non mi sembrava vero che fosse così facile contattarli. La cosa più stupefacente, però, è che mi risposero! Prima di allora non mi era mai capitato e fu così che iniziai ad utilizzare con una certa regolarità l’e-mail. L’anno dopo, nel 1998, iniziai a crearmi il mio primo sito web personale, su Tripod. A quel punto Internet mi inghiottì definitivamente e da allora non sono più riuscito a liberarmene.
Cosa non può mai mancare nella tua “cassetta degli attrezzi”?
Uno smartphone con qualche decina abbondante di Giga e un notebook o tablet per scrivere. Da quando mi occupo specificatamente di informazione e divulgazione nel settore delle criptovalute sono di fatto costretto ad essere connesso costantemente, e devo sempre avere a disposizione gli strumenti per scrivere una notizia quando ce n’è una importante. Anche di domenica, durante le feste, in ferie… insomma, quando le notizie chiamano chi fa il mio mestiere deve essere pronto a rispondere. Il rovescio della medaglia è che è diventato difficilissimo poter “staccare” un po’ ma per quello avrò tempo quando andrò in pensione (sempre se ci andrò per davvero prima o poi).
Hai una filosofia di vita o motto che guida il tuo percorso?
Sì: essere oggettivo, imparziale ed informare quante più persone possibile nel modo migliore e più preciso possibile. Il mio è un settore ancora acerbo, un po’ di nicchia, non ancora molto aperto al grande pubblico e questo a me provoca un certo dispiacere. Anche perché, invece, credo che tra qualche anno tutti dovranno in qualche modo avere a che fare con le tecnologie delle criptovalute e della blockchain, e se ci arrivano senza conoscerle bene, facilmente potranno causare loro diversi grattacapi. Già oggi purtroppo è pieno di truffe che colpiscono soprattutto i più ingenui o le persone che non sono ancora molto ben informate ed è compito di chi, come me, fa informazione e divulgazione quello di assicurarsi che possano trovare tutto ciò che serve loro per imparare a conoscere al meglio queste tecnologie così nuove e così rivoluzionarie.
Qual è oggi, secondo te, la chiave per avere successo online?
Secondo me serve un mix di unicità, talento e tanta capacità di comprendere il mercato. Sono solito dire che il web è il più grande mercato che l’umanità abbia mai creato, dove la concorrenza è massima. Chi non è in grado di comprendere le complesse dinamiche di questo mercato temo che sia costretto ad affidarsi alla fortuna, ma in questi casi raramente le cose vanno bene. Tuttavia, ciò non è sufficiente: servono anche una propria unicità facilmente riconoscibile, e tanto, tanto talento. Altrimenti temo sia meglio cercare di fare un lavoro più “normale”.
Secondo te, quali sono le prospettive future del digital marketing e i nuovi trend che potrebbero imporsi?
Lo so, sono anni che lo si dice, ma per me il futuro è il video. Lo dimostra il successo delle Stories su Instagram e il costante successo di YouTube. La comunicazione aziendale online a mio parere sarà sempre più dominata dai cosiddetti contenuti multimediali, ma si tratterà di un lento passaggio. Ci vorranno anni, ma la direzione secondo me è questa. I video consentono di raggiungere un livello comunicativo allo stesso tempo più elevato ma anche più profondo e soprattutto sono sempre più apprezzati dal pubblico. Avete mai notato che molta gente fa fatica a rimanere concentrata per un paio di minuti a leggere un articolo, mentre non si fa alcun problema a stare 5 o 10 minuti a guardare un video online?
Quali consigli ti sentiresti di dare a un giovane che vorrebbe intraprendere la tua carriera?
Imparare ad analizzare il web. Molte persone credono di sapere, ad intuito, cosa il web voglia. Ebbene, si sbagliano! Persino chi, come me, fa questo mestiere da 20 anni continua a scoprire cose a volte persino assurde analizzando il web, se lascia da parte le proprie opinioni personali. Il marketing richiede freddezza ed imparzialità in fase di analisi, ma anche passione e calore in fase di comunicazione. Paradossalmente è più facile essere caldi e passionali che non freddi e imparziali, e questo è il limite contro il quale sbattono molte persone che credono di approcciare questo mondo “ad intuito”. Anche perché dati da analizzare ce ne sono moltissimi e i concorrenti migliori, quelli che danno più filo da torcere, sono spesso soprattutto proprio quelli più bravi ad analizzare i dati.
Infine, quale pensi sia il valore aggiunto di un festival come Deegito?
La ricchezza dei contenuti. Spesso si ha la possibilità di entrare in contatto con alcune realtà interessanti durante eventi come Deegito, ma è difficile uscirne con molte informazioni utili. La ricchezza dell’offerta di Deegito invece è tutta un’altra cosa: si entra in contatto con molte realtà interessanti, anche diverse tra di loro, che consentono di uscirne fuori con un grosso bagaglio culturale che è molto difficile acquisire in altro modo.