Consulente di Marketing Strategico, Connection Manager ed esperta in Franchising e Local Business, da due anni Silvia svolge consulenze indipendenti seguendo il suo progetto “FranchisingStrategy”: un spazio online per analizzare strategie di marketing per franchising, catene, reti di negozi e commerciali.
Abbiamo chiesto a Silvia di raccontarsi in una breve intervista. Ci ha rivelato che creatività e originalità debbono sempre andare di pari passo con concretezza, investimenti e tempo. È questa la chiave del successo di ogni progetto di business, piccolo o grande che sia.
Ciao Silvia! Com’è nata la tua passione in questo campo? Raccontaci la tua esperienza.
“I puntini si uniscono dopo”, ha detto qualcuno. Li ho uniti di recente, per quel che riguarda la mia esperienza nel mondo del local marketing e del franchising marketing. Credo che tutto sia iniziato quando lavoravo per pagarmi gli studi. Mi parlarono di marketing e non sapevo cosa fosse. Mi muovevo tra locali e altre opportunità in ambito ristorativo e ho scoperto cosa significa stare dietro il bancone, servire un cliente, conquistarne la fiducia. Poi ho fatto tante altre esperienze, studiato e applicato, ma la svolta è arrivata con il percorso WMI – Web Marketing per Imprenditori, durante il quale ho preso la certificazione come ConnectionManagerR e ho conosciuto chi fa il marketing per davvero, al di là degli strumenti. La passione ce l’avevo già, mi è stata risvegliata e ho unito i puntini. E così, ora, sono qua a raccontarlo.
Cosa non può mai mancare nella tua “cassetta degli attrezzi”?
Nella cassetta degli attrezzi di chi si occupa di marketing, sia nel digitale che non (che poi, ormai, dai, questa distinzione per fortuna non esiste più) dovrebbe sempre esserci una cosa, in primis: Analisi. Mai dare per scontate le cose, mai ignorare i dati, mai dimenticare i fatturati dell’azienda, ma soprattutto mai scordare il processo di acquisto. Io lo riverso nel ConnectionFunnelR, che è il mio principale strumento di lavoro.
Hai una filosofia di vita o motto che guida il tuo percorso?
Credo di averla espressa nella domanda precedente, provo quindi ad ampliarla. Quando si incontra un’azienda, la storia non è mai la stessa. Serve il coraggio di rimettersi in discussione, di tornare a studiare, di analizzare i processi di acquisto come fossero cose nuove. È un continuo uscire da noi stessi, dai nostri preconcetti e dalla nostra esperienza per imparare qualcosa di nuovo. La filosofia che mi guida è questa: vedere ogni cliente come una nuova avventura, che richiede una preparazione specifica, uno studio ad hoc, la capacità di immedesimarsi in un nuovo mondo. Non è solo una questione di filosofia, è anche il bello di questo lavoro.
Qual è oggi, secondo te, la chiave per avere successo online?
Io credo che la vera chiave, oggi, sia non avere una chiave. I guru, le idee preconcette, le regolette magiche e i 10 migliori strumenti, non esistono. Serve studio, analisi e tutto quello che ho messo nella risposta precedente. Il vero dramma è quando si pensa che esista la soluzione efficace per tutti, la strategia che funziona sempre, il tool che devi per forza avere. Per tutto questo servono coraggio, tempo e, non ultimo, investimenti.
Quali pensi siano le prospettive future del digital marketing e i nuovi trend che potrebbero imporsi?
Questo è un mondo che non si ferma mai. Lo vedo lato Local Marketing o coi franchising: anni fa, in particolare per i primi, si parlava di implosione. Io la vedevo piuttosto come evoluzione della specie: chi ha saputo fare, ha fatto la differenza, chi non ha saputo mettersi in gioco ha chiuso. Ci saranno innovazioni costanti, sempre. Gli utenti diventeranno – e questo lo spero sinceramente – più consapevoli di questi strumenti, meno assuefatti. La sfida sarà capire come conquistarli oltre la saturazione della comunicazione. Da analizzare e tenere d’occhio c’è certamente tutto il panorama del “vocal marketing”, da Alexa a Google Home (ma già dai messaggi vocali di WhatsApp in realtà). Lato web, la vera sfida per molti sarà la creazione di nuovi motori di ricerca. Ormai il caro e vecchio Google non è più il solo luogo in cui cerchiamo risposte: quando pensiamo a un hotel ci avvaliamo di Booking, quando pensiamo a un abito di Zalando, se vogliamo acquistare tecnologia o libri scegliamo Amazon.
Quali consigli ti sentiresti di dare a un giovane che vorrebbe intraprendere la tua carriera?
I giovani hanno tante idee e creatività. Li incontro spesso nei corsi di formazione che tengo. Questa creatività non dovrebbe mai perdere d’occhio la concretezza e i numeri che contano, non dovrebbe mai assuefarsi ai trend di una o dell’altra sponda. Ho visto molti ragazzi scegliere dei percorsi e venirne inghiottiti, credendo che fossero i migliori per loro. Non esistono strade già scritte, le possiamo disegnare. E penso che per disegnarle sia fondamentale assimilare e scegliere, ragionare con la propria testa, confrontarsi e avere il coraggio di rivedere le proprie posizioni, mettendosi in discussione. Mai dare qualcosa per scontato o già scritto, possiamo migliorare ogni giorno.
Quale pensi sia il valore aggiunto di un festival come Deegito?
Lavoro da qualche anno con dei clienti di Torino e ho trovato a fatica dei percorsi da proporre loro in città. Deegito finalmente porta il Digital Marketing a casa loro, unendo contenuti e riflessioni sulla materia. Condividerò il palco del mio speech sul marketing per le attività locali con colleghi di rilievo, che hanno sempre dato valore aggiunto agli eventi a cui li ho visti partecipare. Facciamo che Deegito sia solo il primo degli appuntamenti che inizieranno a coinvolgere questa città.